What’s in a color? The Embassy realizza un’installazione per “toccare con mano” le sensazioni date da ogni colore. Ognuno percepisce i colori in modo diverso: distinguere il rosso dal giallo può essere semplice, eppure ognuno di noi li descriverà con sensazioni differenti. Cosa c’è, allora, in un colore? Una domanda, questa, che richiama lo shakespeariano “What’s in a name?”, ma apre a una risposta diversa: perché se è vero che il nome può non avere importanza, e che una rosa profumerebbe di rosa anche se la si chiamasse diversamente, il colore, pur chiamandolo con lo stesso nome, racchiude un mondo da sentire, con tutti i sensi.
È dal principio della multisensorialità del colore che è nata Phantàsia, l’installazione realizzata per il brand di spazzolini Curaprox, che fa della varietà cromatica l’elemento cardine per comunicare divertimento, semplicità e personalità. Dentro Phantàsia, il colore prende forma e diventa tangibile, declinandosi in tre diverse texture tra cui i visitatori sono chiamati a scegliere.
Un’esperienza che crea una corrispondenza tra ciò che si tocca e ciò che si vede e che trasforma una semplice preferenza cromatica in un’espressione di sé.
«Lo spunto è arrivato dalla tecnologia Konica Minolta, che ci ha permesso di sperimentare in termini di espressività, grazie alla resa cromatica e soprattutto alle nobilitazioni che hanno dato corpo al concetto che volevamo approfondire. Con la tecnologia digitale abbiamo potuto esprimere al massimo la nostra idea».
Silvia Confalonieri, Art Director di The Embassy
_Design: The Embassy